BIBLIOTECA
La Biblioteca del Seminario Vescovile (BSV) di Conversano
La Biblioteca del Seminario Vescovile (BSV) nasce nel 1703, anno della fondazione del Seminario voluto dal vescovo milanese Filippo Meda (1701-1733), del quale si conservano ancora oggi opere teologiche e spirituali pubblicate a Napoli.
Il nucleo originario della biblioteca proviene dal convento di Santa Lucia dei Paolotti di Castellana. Dopo la soppressione napoleonica degli ordini religiosi nel 1809, fu il vescovo Gennaro Carelli (1797-1818) a ottenere nel 1819 l’uso della libreria del convento. Successivamente, nel 1832, il vescovo Giovanni de Simone (1826-1847) ne ottenne il possesso definitivo. Già nel 1816, durante la Restaurazione borbonica, il convento dei Paolotti di Conversano era stato destinato a sede di formazione seminaristica.
Il vescovo De Simone fu artefice di un notevole incremento del patrimonio librario, come ricorda anche l’epigrafe sotto il suo ritratto del 1839 (“ditavit bibliothecam“). Un ulteriore sviluppo si ebbe sotto l’episcopato di Giuseppe Maria Mucedola (1848-1865) e la direzione del rettore Domenico Morea, periodo in cui il Seminario raggiunse fama a livello nazionale.
Sezioni della Biblioteca
Fondo antico e raccolte moderne
Oltre a una ricca collezione di cinquecentine (oggi in gran parte restaurate), la BSV è strutturata in sezioni che coprono un arco cronologico dal Seicento fino all’età contemporanea.
Recentemente, l’attività di incremento si è orientata:all’acquisizione in microfilm di documenti manoscritti inediti su Conversano presenti in importanti archivi e biblioteche italiane ed europee (tra cui Vaticano, Napoli, Parigi, Madrid, Simancas);
all’acquisto di opere di diplomatica, storia (civile, ecclesiastica e regionale) e scienze teologiche, costituendo così una “Nuova Biblioteca”.
Sezione manoscritta
Comprende una documentazione ristretta ma preziosa relativa alla contabilità del Seminario dal 1703 al 1897, e ulteriori materiali di carattere patrimoniale databili tra Otto e Novecento.Collezione mineralogica
Di straordinario valore scientifico è la collezione di circa 4000 reperti di mineralogia, provenienti da ogni parte del mondo. Fu catalogata da Luigi Dell’Erba (1853-1937), e rappresenta un patrimonio unico nel suo genere.
Catalogo delle Cinquecentine
