EVENTI ~ Anno 2010

25 novembre 2010

Giovedì 25 novembre alle ore 18 nella Sala forum dell’Archivio-Biblioteca Diocesana in occasione della presentazione degli ultimi 3 volumi della Collana Crescamus il prof. Gianfranco Liberati ordinario di Storia del diritto italiano all’Università di Bari, terrà la conferenza sul tema: 150 anni di unità d’Italia

Giovedì 25 novembre alle ore 18 nella Sala forum dell’Archivio-Biblioteca Diocesana in occasione della presentazione delle pubblicazioni di:

– A. Fanelli, Cronaca d’amore e di magia a Conversano nel primo Settecento, (Crescamus 14), Conversano 2010, pp. 79

– C. E. Del Medico- D. D’Attoma, L’Ufficio delle tenebre nell’Ottocento conversanese: un raro esempio di canto fratto a 4 voci, (Crescamus 15), Conversano 2010, pp. 117

– M. A. Mastronardi, Per le nozze di Dorotea e Giulio Antonio Acquaviva d’Aragona: La Berenice regina degli Argivi di Isidoro Calisto, (Crescamus 16), Conversano 2010, pp.125

il prof. Gianfranco Liberati, ordinario di Storia del diritto italiano all’Università di Bari, terrà la conferenza sul tema:

150 anni di unità d’Italia

Una riflessione preliminare

I condirettori

Angelo Fanelli e Vito Castiglione

Dall’Introduzione di Crescamus 14

Il fatto. Racchiusa nella cinta muraria, la città di Conversano verso le quattro del mattino del 4 novembre 1727 è ancora immersa nel buio della notte. Le sue porte sono chiuse: a N la Porta antica immette immediatamente al castello e alla cattedrale; a S abbraccia il Casalvecchio in congiunzione con il convento di S. Francesco d’Assisi; a E addita l’antico monastero di S. Benedetto; in basso a N e a O, rispettivamente quella della chiancata e quella del Carmine o di Turi racchiudono il Casalnuovo, lo sviluppo edilizio urbano secondo il “nuovo piano regolatore” del conte Adriano Acquaviva d’Aragona (1575-1607), voluto in linee geometriche. Sembra senza vita, immersa nel sonno. Ma la vita pulsa ancora in qualche famiglia dei bassi o delle case palaciate. Qualche strillo di bimbi, alterchi coniugali, sospiri d’amore, miagolii di gatti in amore, latrati di cani. Le ronde, dopo quelle di Casalnuovo, ora stanno perlustrando le stradine raggomitolate del Casalvecchio. Tutto appare tranquillo e in regola, ma intanto una figura furtiva nel Casalnuovo ha eluso la loro sorveglianza.

Nelle ultime strade vicino alla Porta del Carmine.

Dall’Introduzione di Crescamus 15

Il canto fratto, lo esplico solo per i non addetti ai lavori, è un genere di canto liturgico basato su valori ritmici proporzionali espressi mediante note quadrate. Numerosissimi sono i pezzi a una voce, meno frequenti quelli a 2, decisamente più rari quelli a 3, non si conoscevano, almeno fino a oggi, esempi a 4 voci.

La pubblicazione di questi inediti Responsori in canto fratto a 4 voci per la Settimana Santa, importante opera recentemente scoperta nell’ACC[1], costituisce una buona occasione per sviluppare una succinta indagine storica sulla traditio canendi conversanese, intesa come quella realtà liturgico-musicale complessa che ha visto sacerdoti, religiosi e religiose impegnati nel canto insieme ai musici delle cappelle.


Dall’Introduzione di Crescamus 16

 

Prodigî d’acque in estasi di luce

temprano il bello a le celesti sfere,

ove stelle, altri miti, altre guerriere.

forman liquide danze, e’l Sol n’è duce.

Quanto ha Castor di rai, quanto ha Polluce,

quanto di latte il candido sentiere

è diafano foco in Acque vere,

che più d’aura vitale a noi traluce.

Or queste scene in terra Amore allumi,

e splender fai con glorïosa idea

tra fiamme ed Acque vive un ciel di lumi.

Che se dono divino è Dorotea,

vanterai, Giulio, emulator de’ numi,

eredi al sangue tuo parti di dea.


1. Così Giacomo Lubrano, gesuita ed esponente di spicco di quel tardo-concettismo napoletano che nell’oltranza metaforica e nell’estenuato artificio retorico trovava la sua cifra essenziale, esalta le nozze (1687) di due personaggi di spicco della grande aristocrazia meridionale, Giulio Acquaviva, conte di Conversano e Dorotea Acquaviva, sorella del duca d’Atri, a conferma non solo dell’intrinseco valore dinastico di questa unione, ma anche (e soprattutto) del rilievo, politico e ideale al tempo stesso, che all’evento si intende conferire.

 

Non certo a caso, infatti, in quest’occasione, viene organizzata a Conversano una “festa” particolarmente ricca e sfarzosa, di cui dà notizia il Pacichelli:

Era il tutto in quel tempo ben disposto, con diverse livree di scarlatto e più vago ornamento e colore fra gli staffieri e camerieri numerosi, spiegati per esser giunta in Conversano di fresco la sposa, contessa donna Dorotea, sorella del duca d’Atri, parimente Acquaviva, all’arrivo della quale si era adornata di emblemi e di imprese una lunga strada con la Fama nell’arco e le parole Foelici faustoque ornata ingressui, aperte fonti di vino, consumate machine di fuoco e rappresentata in un novello teatro di legno, che pensan di ridurre in fabbrica, l’opera drammatica intitola la Berenice, nella quale segnalavansi musici forestieri e particolarmente la cantatrice Fiasconi.

5 ottobre 2010

Una giacenza durata 8 anni! Chiusi in 266 scatoli di cartone, esposti a umidità che ha danneggiato un piccolo numero di volumi, i libri del fondo librario Matteo Fantasia, donati al Comune di Conversano il 19 ottobre 2002, erano rimasti inaccessibili e congelati in un mortificante silenzio.

Una giacenza durata 8 anni! Chiusi in 266 scatoli di cartone, esposti a umidità che ha danneggiato un piccolo numero di volumi, i libri del fondo librario Matteo Fantasia, donati al Comune di Conversano il 19 ottobre 2002, erano rimasti inaccessibili e congelati in un mortificante silenzio.

La decisione della donazione, presa dai figli-eredi del prof. Fantasia (Annamaria, Marisa, Carmela e Angelo) e maturata dopo la morte del padre avvenuta il 15 ottobre 1994, veniva perfezionata qualche anno dopo per onorarne perennemente la memoria.

Il prof. Fantasia era nato a Conversano il 13 luglio 1916, città dove compì gli studi nel Liceo-Ginnasio “D. Morea”. Dopo la laurea in lettere all’Università di Napoli nel 1940, due anni dopo vi conseguiva la laurea in filosofia, quando già dall’anno prima era stato chiamato alle armi. Nel luglio ’43 partì per il fronte greco, ad appena tre mesi dalle nozze con Grazia D’Accolti. L’armistizio dell’8 settembre segnò un doloroso periodo che gli minò la salute, ma gli temprò lo spirito: fu internato per due anni come prigioniero nel lager di Wietzendorf, e tale esperienza fu da lui raccontata e pubblicata nei Racconti della prigionia. Tornato a Conversano il 26 agosto del ’45, si dedicò alla scuola dapprima come docente di lettere e storia e poi come preside negli istituti superiori. Intanto nel ’46 iniziava un impegno politico nelle file della DC, durato 30 anni e che lo portò a ricoprire la presidenza della Provincia di Bari, dell’Unione Regionale delle province Pugliesi, per divenire poi alla Regione Puglia assessore e consigliere nella fase “costituente” dal 1970 al 1980, anno in cui, fortemente segnato dalla morte di Aldo Moro, decise di lasciare l’attività politica per dedicarsi completamente agli impegni culturali. Attendendo a numerose pubblicazioni e già fondatore dell’Associazione culturale “Luigi Sturzo”, č stato presidente della “Società Dante Alighieri” e dell'”Istituto per la Storia del Risorgimento”, nonché fondatore della rivista “Risorgimento e Mezzogiorno”.

Non poteva quindi perdersi nell’oblio la memoria di una così vivace voce di cultura, ed ecco le ragioni della donazione al Comune di Conversano dell’intero fondo librario (biblioteca, archivio, medaglie e onorificenze) e dell’istituzione di un premio a lui intitolato per la saggistica storica e/o politica.

Affidata la stesura giuridica all’avv. Giulio Stano, il “Protocollo dichiarativo di intenti” conseguì immediata adesione dall’allora sindaco dott. Vito Bonasora e dal prof. Giovanni De Gennaro, presidente dell’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano, attraverso un carteggio intercorso tra l’aprile e il giugno 1998. Inventariati gli 11.088 volumi e fascicoli nel maggio 1999, a causa della successiva crisi amministrativa il verbale di consegna del patrimonio librario Matteo Fantasia fu redatto il 19 ottobre 2002.

Ma proprio da questa data iniziano un inesplicabile e inerte silenzio e un’enigmatica paralisi.

Così, previo accordo tra i figli-eredi del prof. Fantasia e l’Amministrazione Comunale di Conversano, il 18 giugno 2009 tutto e solo il fondo librario è stato trasferito nell’Archivio-Biblioteca Diocesana “D. Morea” di Conversano.

Rifatto l’inventaria cartaceo e digitalizzato, ora i volumi, disposti negli scaffali compattabili (v. foto allegata), conservano ancora la segnatura originaria, ma sono stati articolati provvisoriamente secondo la seguente suddivisione per sezioni, non propriamente scientifica (classificazione Dewey) ma pratica e immediatamente funzionale:

– Opere generali (scaff. R/ S)

– Letteratura latina e greca (scaff. R)

– Letteratura italiana (scaff. B/ G/ H/ I)

– Letteratura straniera (scaff. F/ N/ P)

– Storia (scaff. C/ D)

– Filosofia ? Diritto ? Scienze sociali (scaff. Q)

– Politica ? Economia ? Mezzogiorno (scaff. E)

– Arte (scaff. L)

– Storia del Risorgimento (scaff. B)

– Opere locali (scaff. A/ M)

– Pubblicazioni di Matteo Fantasia (scaff. M).

Il fascicolo Note sulla Donazione Fantasia, chiuso in tipografia nel marzo del 2003 e curato da Giulio Stano e Marisa Fantasia Stano, terminava con un auspicio: Quod erat in votis est in actis.

Ora lo è veramente in actis, e il fondo è finalmente accessibile e consultabile da tutti.

I condirettori

Angelo Fanelli e Vito Castiglione

24 agosto 2010
In data 19 agosto 2010 gli ufficiali Domenico Laterza e Alessandro Zitoli del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Bari hanno consegnato un primo lotto di beni culturali (pergamene e manoscritti esclusi) appartenenti all’ADC e rinvenuti a Chicago in collaborazione con l’F.B.I.

In data 19 agosto 2010 gli ufficiali Domenico Laterza e Alessandro Zitoli del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Bari hanno consegnato un primo lotto di beni culturali (pergamene e manoscritti esclusi) appartenenti all’ADC e rinvenuti a Chicago in collaborazione con l’F.B.I.

Si tratta di un patrimonio esclusivamente librario di argomenti diversi, imperniato soprattutto sulla letteratura latina e italiana e sulla matematica con date croniche che vanno dal ‘500 all’Ottocento, come si può consultare dall’elenco seguente.

 

 

Libri da Chicago restituiti il 19.8.2010
IC (= inventario Chicago)

 

Amici, V., Corso elementare di meccanica ed idraulica, Firenze 1840 – IC 1298

Arte (Dell’) del dire, Venetia 1750 – IC 834

Bartoli, D., Della vita e miracoli di S. Stanislao Kostka, Napoli1836 – IC 956

Bernardo (S.), Opera, Parisiis 1690, vol. I – IC 279

Bernardo (S.), Opera, Parisiis 1690, vol. II – IC 280

Bertola, A., Poesie, Firenze 1817 – IC 609/3

Calepino, A., Dictionarium, Venetiis 1576 – IC 385

Campolongo, E., Cursus philologicus, Neapoli 1779 – IC 1155

Canon missae ad usum episcoporum, Romae1745 – IC 278

Cesare, C. G., Commentarii de Bello Gallico et civili, Venetiis 1768 – IC 812

Cicerone, M. T., De officiis libri tres, Neapoli 1843 – IC 1024

Cicerone, M. T., Orationum secletarum? liber unicus, Neapoli 1844 – IC 2114

Clerico, G., Exercitationes rhetoricae in Orationes T. Livii, Neapoli 1747 – IC 2981

Colavecchio, F., Guida di Bari, Bari 1910 – IC 609/11

Corso di geometria elementare e sublime, S.N.T., vol. II – IC 1090

D’Annunzio, G., Forse che sì forse che no, S.N.T., – IC 676

D’Azeglio, M., Niccolò de’ Lapi?, Napoli 1841, voll. I-II – IC 1918

D’Azeglio, M., Niccolò de’ Lapi?, Napoli 1841, voll. III-IV – IC 1918

Dall’Anguillara, G. A., Le metamorfosi di Ovidio ridotte… in ottava rima, Venetia 162[0] – IC 400

De Martino, N., Elementa geometriae planae?, Neapoli 1733 – IC 1029

De Martino, N., Elementa geometriae planae?, Neapoli 1769 – IC 1030

Diritto (Il) civile italiano, Napoli 1916-1917, fascicoli 6 – IC 1555

Distefano, S., Della ragion pastorale, Napoli 1734, vol. II – IC 405

Distefano, S., La ragion pastorale, Napoli 1731, vol. I – IC 404

Euclidis elemento rum libri sex, Neapoli 1679 – IC 609/1

Floro, L. A., Rerum Romanarum libri quatuor, Bassani 1722 – IC 609/4

Gazzaniga, P. M., Praelectiones theologicae, Venetiis 1792, voll. I-II – IC 1317

Gazzaniga, P. M., Praelectiones theologicae, Venetiis 1792, voll. III-IV – IC 1312

Gianni, F., Raccolta delle poesie, Milano 1819, vol. I – IC 609/6

Gianni, F., Raccolta delle poesie, Milano 1819, vol. II – IC 609/7

Gianni, F., Raccolta delle poesie, Milano 1819, vol. III – IC 609/8

Gianni, F., Raccolta delle poesie, Milano 1819, vol. IV – IC 609/9

Giuliani, F., Alfabeticum protocollorum <1596-1647>, – IC 394

Goldsmith, Il compendio della storia greca, Napoli 1837, – IC 1910

Gould, abate, La dottrina cattolica?, Venezia 1733 – IC 774

Guarnieri, L., Emmanuel compendiato, Venetia 1727 – IC 826

Inghirami, G., Elementi di matematiche, Firenze 1841, vol. I – IC 736

Inghirami, G., Elementi di matematiche, Firenze 1841, vol. II – IC 737

Iuglaris, A., Christus Iesus hoc est Elogiorum?, Bononiae 1678 – IC 758

Leitenitz, V., Elementi di lettura francese, Napoli 1846 – IC 2286

Lhomond, F. C., Epitome historiae sacrae, Neapoli 1878 – IC 2824

Mabillon, J., De re diplomatica libri VI, Neapoli 1789, vol. I – IC 857

Mabillon, J., De re diplomatica, Neapoli 1789, vol. II – IC 858

Mannarino, C. A., Il pastor costante, Bari 1606 – IC 2861

Marrano, L., Elementi di matematica, Napoli 1828, vol. I – IC 1012

Nepote, C., De vita excellentium imperatorum, Beneventi 1849 – IC 2887

Netti, L., Saggio di fisica, – IC 784

Paiot, C., Tyrocinium eloquentiae?Avenione 1650 – IC 815

Palli, N., Favole scelte da quelle di Esopo, Napoli 1853 – IC 2209

Pantaleoni, M., Principii di economia pura, Firenze 1889 – IC 609/10

Pelini, P., Vexilla regis?, Buenos Aires 1905 – IC 609/5

Petites (Les) vertus et les petits défauts, Avignon 1882 – IC 609/12

Popma, A., De differentiis verborum libri quatuor, Neapoli 1741 – IC 772

Rassegna Giuridica Pugliese, Bari 1904-1910, 41 fascicoli – IC 1541

Sannazzaro, G., Arcadia, Napoli 1753 – IC 2197

Selectae e Veteri Testamento, Napoli 1835 – IC 1195

Septem linguarum Calepinus, hoc est Lexicon latinum, Patavii 1752 – IC 2040

Tacito, G. C., Annali, Historie, Costumi de’ Germani?, Venetia 1644 – IC 1150

Tursellino, H., Particulae latinae orazioni collectae, Patavii 1768 – IC 374

Vanni, P., Catechismo all’altare, Venezia 1790, vol. III – IC 3368

Varignon, M., Nouvelle mécanique ou statique, Paris 1725, vol. II – IC 609/2

Vita, P., [Storia naturale], S.N.T. – IC 3258

Vives, G. L., Colloquia alioqui latinae linguae exercitatio, Neapoli 1781 – IC 395

Vivien, M., Tertullianus praedicans, Venetiis 1707 – IC 2574

Wagner, A., Die russiche Papiermährung, Riga 1868 – IC 1220

Di particolare rilievo sono:

– il manoscritto Alfabeticum protocollorum del notaio Francesco Giuliani: il notaio redige in ordine alfabetico i contraenti – per nome secondo l’uso del tempo – di tutti gli atti da lui rogati dal 1596 al 1647. Inutile precisare che tali atti costituiscono una ricchissima miniera di dati molto preziosi per ricerche storiche, toponomastiche, giuridiche ecc. Il Giuliani rappresenta una pietra miliare nella storia di Conversano, anche se purtroppo poco conosciuto e ignorato al punto che non gli è stata neppure dedicata una strada cittadina. Delle sue opere ?sistematiche? sono rimaste solo delle parti frammentarie manoscritte presso la Biblioteca Apostolica Vaticana che sono state utilizzate per la pubblicazione Italia sacra di Ferdinando Ughelli. Il nostro Tarsia (Historiarum Cupersanensium libri tres, stampato a Madrid nel 1649) gli riconosce il primato storico e ne elogia ripetutamente l’attività di storico. Attualmente gli studi più approfonditi sul Giuliani si devono al prof. Franco Iatta di Conversano, che attendono solo un’organica edizione a stampa.

– Tutto da scoprire è il manoscritto di Luigi Netti Saggio di fisica, datato 1° settembre 1859. Esso consta di 177 pagine numerate, piů altre 7 n. n. ed č diviso in 12 Dissertazioni, che sono corredate da relativi esperimenti. Dalle diverse correzioni e integrazioni dobbiamo desumere che il Saggio rappresenta una stesura non definitiva, finalizzata certo a pubblicazione che non sappiamo se avvenuta, per cui chiediamo l’aiuto dei lettori.

– La famosa opera De re diplomatica libri sex di Jean Mabillon, fondatore della paleografia e della diplomatica, pubblicata per la prima volta nel 1681, ripercorre e ripropone anche attraverso le tavole d’incisioni le scritture che si sono succedute nel corso dei secoli a partire dalla scrittura romana primae aetatis. L’edizione che ci è stata restituita è stata stampata in folio a Napoli nel 1789 e nell’allegato iconografico ne proponiamo la splendida tavola XVII.

– Infine molto bello è il Canon missae ad usum episcoporum del 1745, con coperta a tutta pelle, incisioni e fregi in oro, stemma centrale vescovile e numerose incisioni a tutta pagina di cui proponiamo in allegato quella datata nel 1735 con i nomi dei relativi artisti.

I condirettori

Angelo Fanelli e Vito Castiglione

30 marzo 2010
A distanza di ben oltre tre secoli rivivono a Conversano gli inediti Responsori dell’Ufficio della Settimana Santa

A distanza di ben oltre tre secoli rivivono a Conversano gli inediti Responsori dell’Ufficio della Settimana Santa.

La musica è stata composta da un Anonimo del XVII secolo per la cattedrale di Conversano e il manoscritto è custodito nel nostro Archivio Diocesano.

L’esecuzione si terrà nella chiesa di S. Benedetto di Conversano martedì 30 marzo 2010 alle ore 20.30.

La guida all’ascolto è affidata a Claudio Ermogene Del Medico e Donato D’Attoma, giovani organisti conversanesi che hanno trascritto le musiche pubblicandole nella Collana Crescamus 12 nello scorso 2009.

Gli interpreti sono i tenori Vitalberto Azzariti e Mario Passaquindici, il basso Giuseppe Fieno e la violoncellista Madia Biasi.

I condirettori

Angelo Fanelli e Vito Castiglione