EDITTI VESCOVILI

31.1.1

Editto emanato da Muzio Gaeta, arcivescovo di Bari <1698-1729>, sulle indulgenze delle congregazioni della SS. Trinità, perché l’arciprete e i sacerdoti della terra d’Acquaviva vigilino sul corretto uso e sul valore delle dette indulgenze da parte dei fedeli;

c. 1

1719


31.1.2

Editto del vescovo di Polignano Andrea Vinditti <1737-1767> per la santa visita da effettuare, su delega del vescovo di Conversano Giovanni Macario Valenti <1733-1744>, in tutte le chiese, monasteri e altri luoghi pii del territorio polignanese;

c. 1

1743


31.1.3

Editto di santa visita del vescovo Giovanni Macario Valenti presso il conservatorio du S. Maria degli Angeli nella terra di Putignano;

c. 1

1743


31.1.4

Editto del vescovo Michele Tarsia <1752-1772> per “guadagnare” il giubileo concesso da papa Clemente XIII;

c. 1

1759


31.1.5

Editto del vescovo Michele Tarsia per la santa visita da effettuare nella terra di Rutigliano;

c. 1

1764


31.1.6

Editto del vescovo Michele Tarsia in forza del quale si vieta l’accesso ai monasteri femminili se sprovvisti del necesario consenso vescovile;

c. 1

1766


31.1.7

Editto del vescovo Michele Tarsia per vietare che si mangi carne durante il periodo quaresimale;

c. 1

1770


31.1.8

Editto del vescovo Fabio Maria Palumbo <1772-1786> sui comportamenti da adottare nel periodo quaresimale, in particolare sulla necessità di astenersi dal mangiare determinati cibi proibiti e sugli obblighi cui devono adempiere macellai e mercanti;

c. 1

1776


31.1.9

Editto del vescovo Fabio Maria Palumbo perché gli ecclesiastici di Rutigliano vestano abiti decenti e conformi al loro stato, non girovaghino durante la notte cantando o suonando strumenti, non si distraggano durante le funzioni religiose, garantendo sempre il mantenimento di una buona condotta;

c. 1

1776


31.1.10

Editto del vescovo Nicolò Vecchi <1792-1797>sull’amministrazione del sacramento della cresima nella terra di Putignano;

c. 1

1792


31.1.11

Editto del vescovo Nicolò Vecchi per evitare alcuni comportamenti scandalosi degli eccelsiastici, in particolare perché vestano sempre l’abito talare e non si intrattengano nei luoghi pubblici ove vi siano bottegne o luoghi “da giochi”;

c. 1

1796


31.1.12

Editto del vescovo Gennaro Carelli <1797-1818> per la promozione della “sana dottrina”, il mantenimento dei buoni costumi e la correzione degli abusi;

cc. 2

[1797

1818]

31.1.13

Editto del vescovo Gennaro Carelli sugli studi degli ecclesiastici;

c. 1

1800


31.1.14

Editto del vescovo Gennaro Carelli sul sacramento della confermazione;

c. 1

1803


31.1.15

Idem;

c. 1

1807


31.1.16

Idem;

c. 1

1810


31.1.17

Idem;

c. 1

1813


31.1.18

Editto vescovile relativo ai festeggiamenti da farsi in ogni chiesa della diocesi in occasione del ritorno a Roma del Sommo Pontefice Pio VII;

c. 1

1814


31.1.19

Editto per la confermazione emanato dal vescovo Nicola Carelli ;

c. 1

1822


31.1.20

Editto vescovile relativo alla preparazione di coloro i quali “ […] per mezzo della Sacra ordinazione aspirano ad incardinarsi alla Chiesa […]”;

c. 1

1823


31.1.21

Editto vescovile rivolto a sacerdoti, suddiaconi chierici e novizi delle due chiese di Putignano per l’esatta osservanza di tutti i doveri religiosi e liturgici e perchè siano esempio di buoni costumi;

cc. 3

1826


31.1.22

Notificazione dell’arcidiacono della chiesa cattedrale di Conversano, vicario capitolare Paolo Radicchio al clero delle due chiese di Putignano relativo alla condotta da tenere da parte degli ecclesiastici;

c. 1

1826


31.1.23

Editto del vescovo Giovanni de Simone per le monache carmelitane di Putignano;

c. 1

1827


31.1.24

Editto vescovile emanato al termine della seconda visita pastorale effettuata al monastero delle carmelitane di Putignano;

c. 1

1832


31.1.25

Editto vescovile relativo all’uso delle carni in quaresima;

c. 1

1841


31.1.26

Idem;

c. 1

1844


31.1.27

Idem;

c. 1

1846


31.1.28

Idem;

c. 1

1847